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Israele nel caos: Netanyahu silura il ministro della Difesa. Proteste e scontri in tutto il Paese

Il Fatto Quotidiano - Ned, 26/03/2023 - 20:26

Israele nel caos. Dopo il licenziamento da parte del premier Benyamin Netanyahu del ministro della Difesa Yoav Gallant, i leader delle proteste anti riforma della giustizia hanno indetto da subito una manifestazione a Tel Aviv di fronte al ministero della Difesa. Altri manifestanti, negli stessi momenti, hanno indetto un presidio in segno di solidarietà sono scesi sotto la casa dell’ex ministro. Complessivamente sono centinaia di migliaia le persone scese in strada per protestare ancora una volta contro la riforma della giustizia voluta da Netanyahu che, se approvata, lo metterebbe al riparo dal processo per corruzione in cui è imputato. Scontri si sono verificati nelle principali città mentre il console generale di Israele a New York, Asaf Zamir, ha annunciato le sue dimissioni. “Non posso più continuare a rappresentare questo governo”, ha detto. E anche le università annunciano una mobilitazione, con gli atenei in sciopero a tempo indeterminato.

Il leader dell’opposizione Yair Lapid ha attaccato la decisione di Netanyahu, sostenendo che “il premier può licenziare il ministro, ma non può licenziare la realtà del popolo di Israele che sta resistendo alla follia della maggioranza”. Manifestazioni sono in corso anche a Gerusalemme davanti alla residenza del premier israeliano Benyamin Netanyahu contro il licenziamento del ministro della Difesa Yoav Gallant. Lo stesso – secondo i media – sta avvenendo a Beersheva e ad Haifa. Intanto si è appreso che il segretario generale dell’Histadrut, il potente sindacato laburista, Arnon Bar-David, ha annunciato una conferenza stampa per domani durante la quale – secondo le stesse fonti – potrebbe annunciare uno sciopero generale.

“Siamo profondamente preoccupati per gli sviluppi in corso in Israele, compreso il potenziale impatto sulla capacità di reazione militare sollevato dal ministro della difesa Yoav Gallant, che sottolinea ulteriormente l’urgente necessità di un compromesso”, ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa John Kirby commentando il licenziamento da parte del premier Netanyahu del ministro, ‘reo’ di aver chiesto di congelare la riforma giudiziaria che sta spaccando Israele. “Come il presidente ha recentemente discusso con Netanyahu direttamente, i valori democratici sono sempre stati, e devono rimanere, un segno distintivo delle relazioni Usa-Israele”, ha aggiunto il portavoce. “Le società democratiche – ha proseguito – sono rafforzate da controlli ed equilibri autentici e i cambiamenti fondamentali dovrebbero essere perseguiti con la più ampia base possibile di sostegno popolare. Continuiamo a sollecitare con forza i leader israeliani a trovare un compromesso il prima possibile basato su un ampio sostegno popolare”.

Ieri Gallant aveva chiesto in un discorso pubblico di fermare la legge di riforma giudiziaria che sta spaccando il Paese in nome dell’unità nazionale. A sostituirlo dovrebbe essere l’attuale ministro dell’Agricoltura Avi Dichter, anche lui del Likud, che aveva scelto di appoggiare la posizione di Gallant per poi ripensarci nello spazio di 24 ore affrettandosi a dichiarare la sua intenzione di votare la riforma.

A rappresentare la necessità per l’esecutivo di serrare i ranghi – mentre altri esponenti del Likud come Yuli Edelstein e David Bitan hanno espresso vicinanza a Gallant – è il tempo. L’intenzione del governo, nonostante il moltiplicarsi delle proteste in piazza, è infatti quella di varare l’intero provvedimento per entro la prossima settimana e, in ogni caso, prima della pausa della Knesset per la Pasqua ebraica. Non a caso per lunedì è in programma una commissione della Knesset che deve esaminare la questione chiave del Comitato di nomina dei giudici della Corte Suprema. L’obiettivo di Netanyahu è di portare a 11 i membri del Comitato (invece dei 9 di oggi) assicurando la prevalenza dei componenti di nomina politica sui tecnici. Altra intenzione del premier sarebbe nominare David Amsalem (Likud e noto oppositore dei poteri della Corte Suprema) secondo ministro della Giustizia che affianchi l’attuale responsabile Yariv Levin, ritenuto uno dei due architetti della riforma.

Neanche l’opposizione però intende mollare, e alle proteste di piazza aggiunge le petizioni alla Corte Suprema contro Netanyahu. Il premier ha una settimana di tempo per rispondere alla Corte che ha accolto un’istanza della ong ‘Movimento per la qualità del governo’ che accusa Bibi di aver violato la legge annunciando l’intenzione di occuparsi della riforma: in pieno conflitto di interessi, secondo la ong, visto il processo contro di lui in corso a Gerusalemme. Netanyahu si è fatto scudo di una recentissima legge approvata dalla maggioranza di destra che stabilisce l’incompatibilità di un primo ministro in carica solo in caso di problemi fisici o psichici e non per altro. Intanto, continuano le manifestazioni: gli oppositori sono rimasti tutto il giorno sotto casa di Dichter e di Levin e indetto a Tel Aviv ‘La settimana della democrazia’. I media hanno dato ampio risalto ad una fonte dell’esercito secondo cui – sulla linea di Gallant – i nemici di Israele giudicano ora lo Stato ebraico “debole e limitato nella capacità di reazione” a causa delle spaccature provocate nel Paese dalla riforma e dell’isolamento internazionale.

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Come Mussolini inventò (anche) il populismo: chiusa con Antonio Scurati la VIII Biennale Democrazia di Torino

Il Fatto Quotidiano - Ned, 26/03/2023 - 20:17

C’erano oltre mille persone ad ascoltare lo scrittore Antonio Scurati, il padre della trilogia “M”, uno dei casi editoriali degli ultimi anni (da cui presto vedremo anche una serie tv targata Sky Original), a uno degli incontri che oggi hanno chiuso l’VIII edizione di Biennale Democrazia, la manifestazione culturale ideata e presieduta da Gustavo Zagrebelsky. Un’edizione dal titolo “Ai confini della libertà” – che ha visto alternarsi per quattro giorni 220 ospiti da tutto il mondo, in più di 100 incontri – che ha raccolto oltre 48.000 partecipanti e ha visto Torino trasformarsi in un vero e proprio laboratorio di democrazia. La manifestazione è partita giovedì scorso con il dialogo fra la giornalista Francesca Mannocchi e la giornalista ed attivista turca Ece Temelkuran su “Come nasce una dittatura”, anticipato dalla lettura di una lettera della senatrice a vita Liliana Segre. E oggi si è chiusa con Antonio Scurati che ha riflettuto, assieme alla vicedirettrice del Fatto quotidiano Maddalena Oliva, su come “Mussolini inventó (anche) il populismo”.

Il grande successo della trilogia “M” (M – Il figlio del secolo, M – L’uomo della provvidenza, M – Gli ultimi giorni dell’Europa) sta non tanto nell’idea di un “suggestivo ritorno storico, a 100 anni dai fatti che racconto”, spiega Scurati, quanto proprio nella grande attualità di un personaggio come il Mussolini politico. “Io credo che l’attualità di Mussolini dipenda da alcune sue intuizioni su ciò che sarebbe divenuta la politica nell’era delle masse, che allora si apriva e oggi giunge nella sua fase matura”.

Senza mai dimenticare “la mano con cui Mussolini e il fascismo stuprarono l’Italia”, Scurati si concentra sull’altra mano, quella con cui Mussolini riuscì a sedurre l’Italia, passando nel giro di tre anni dall’essere un politico sconfitto, fallito, reietto, al diventare il popolo. Troppo facile, e fuorviante, dire che “oggi loro sono tornati, non voglio fare la parte da copione dello scrittore di sinistra, perché la violenza delle squadre fasciste per le strade non c’è”, risponde Scurati. Ma c’è – ed è più sottile – allora come oggi, una seduzione autoritaria. Il Mussolini inventore del populismo intuì non solo l’importanza dell’identificazione totale tra corpo del leader e popolo (Io sono il popolo. Il popolo sono io); i meccanismi di esclusione dell’estraneo, del diverso, del dissidente; la prontezza da “opportunista funambolico” con cui tradire e rinnegare se stesso (da socialista a fermo persecutore dei socialisti, da anticlericale a clericale, da pacifista a belligerante…). Intuì soprattutto – ed è qui che si fanno più forti certi richiami con l’oggi e con alcuni dei leader politici sulla scena italiana ma non solo – la forza della “semplificazione” e dell’antipolitica (Noi non siamo la politica, siamo l’antipolitica. Noi non siamo un partito, siamo l’anti-partito) contro le vecchie mummie del Palazzo.

Mussolini, spiega Scurati, sostiene che “la democrazia si è rivelata un esperimento fallimentare, il Parlamento complica inutilmente la vita, tutti i problemi si riducono a un unico nemico invasore, il nemico sta di fronte a te e io sto al tuo fianco”. È l’uomo che guida le masse non precedendole e indicando obiettivi alti e lontani, ma “fiuta, come le bestie, il tempo che viene”. E cosa fiuta? Fiuta il malessere, la “paura delle speranze degli altri”. Ed è proprio soffiando su quelle passioni tristi, su quella malinconia di un popolo stanco e impaurito che Mussolini – “dovete immaginarlo come un contenitore vuoto che più soffia è più si riempie e diventa grande” – conquista l’Italia. “La platea che Mussolini si trova davanti al teatro Lirico (…) le facce non sono già più le stesse (…) – scrive Scurati nel suo M – Il figlio del secolo – si notano commercianti, impiegati statali, quadri dirigenti di basso livello, le giacchette dignitose e lise della piccola borghesia impoverita dall’inflazione galoppante”. Cento anni fa, come oggi, quel popolo immalinconito è ancora qui, tra noi.

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Incidente stradale nel trapanese, 6 morti e 1 ferito nel frontale tra due auto

La Stampa - Ned, 26/03/2023 - 20:12

Lo scontro violento tra due auto ha provocato un incidente mortale con un gravissimo bilancio, quello di sei morti e un ferito.

Lo scontro si è verificato nel tardo pomeriggio sulla Provinciale 16, nel rettilineo della frazione di Lentina c ... [Continua a leggere sul sito.]

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“Grazie a voi, persone del mare. Ci avete presi dall’inferno”. La poesia di Adeel scritta a bordo della Geo Barents

La Stampa - Ned, 26/03/2023 - 20:12

«Grazie a voi, persone del mare.

Ci avete presi dall'inferno verso il paradiso, persone del mare.

Ci avete salvato, in mare.

Non lo dimenticheremo mai».

E’ la poesia di Adeel, 25 anni ... [Continua a leggere sul sito.]

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Bambino adottato e abbandonato, genitori condannati dopo 14 anni. Lui, oggi 26enne: «Mamma mi picchiava con la cinta»

Ilmessaggero.it - Ned, 26/03/2023 - 20:11
Oggi ha 26 anni e quando ne aveva 10 è stato adottato e poi dopo 5 giorni è stato abbandonato. È la storia di un giovane brasiliano che nel 2007 fu adottato da una famiglia...
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Pia Klemp, chi è la capitana della nave Louise Michel di Banksy bloccata a Lampedusa

Il Fatto Quotidiano - Ned, 26/03/2023 - 20:07

La migliore definizione su di lei è dell’artista Banksy, che quando quattro anni fa decide di finanziare una missione per soccorrere i migranti in difficoltà nel tratto di mare tra la Libia e l’Italia, le affidato il comando della sua nave: “Un tipo tosto”, disse di Pia Klemp, la capitana tedesca della Louise Michel. E la sua storia appare confermare l’immagine di una donna coerente e intransigente sui principi. Con diversi tratti comuni con Carola Rackete, divenuta nota a livello planetario quando, al comando di un’imbarcazione che aveva soccorso 42 migranti, decise di forzare la chiusura del porto di Lampedusa e fu arrestata.

Tedesche entrambe ma originarie di due città diverse (Klemp di Bonn, Rackete di Preetz) appartengono alla stessa generazione – 39 anni la prima, 35 la seconda – e sono state tutte e due impegnate nelle missioni di soccorso dei migranti in mare della Sea Watch 3. Comune anche la matrice ambientalista: la comandante della Louise Michel ha studiato biologia marina e ha lavorato per diversi anni con l’organizzazione Sea Shepherd, partecipando a missioni internazionali per proteggere la fauna marina.

Comune anche il passaggio dall’impegno per l’ambiente al salvataggio delle vite dei profughi nel Mediterraneo, segnato per tutte e due da strascichi giudiziari. Rackete paga le conseguenze più pesanti con gli arresti domiciliari, revocati dopo quattro giorni, ma il processo si conclude con l’assoluzione. Ancora incerto invece il destino giudiziario di Klemp, relativo a quando era al comando di un’altra nave di soccorso, la Iuventa. Il procedimento è nella fase dell’udienza preliminare, l’accusa è di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare e il rischio è di una condanna a 20 anni di carcere. Adesso invece la Louise Michel da lei comandante è in stato di fermo a Lampedusa dopo che sabato, secondo quanto sostiene la Guardia costiera, ha violato il decreto Ong continuando a salvare vite dopo il primo intervento, al termine del quale gli era stato assegnato il porto di Trapani come punto di sbarco.

L’impegno delle due capitane per gli ultimi viene premiato nel 2019 dal Comune di Parigi con un’onorificenza. Ma Klemp rifiuta la medaglia perchè in disaccordo con la politica sui migranti della Francia. Poco tempo dopo riceve la lettera di Banksy che le mette a disposizione i suoi soldi per comprare una barca, che sarà poi intitolata all’anarchica femminista francese Louise Michel. Lei pensa a uno scherzo, poi si rende conto di essere stata scelta per la sua posizione politica, posizione che è molto netta. “Non considero il salvataggio in mare come un’azione umanitaria ma come parte di una lotta antifascista”, chiarisce in quell’occasione, spiegando che il coinvolgimento dell’artista nelle operazioni sarà limitato al sostegno finanziario, ma comune sarà l’obiettivo: salvare vite umane nel Mediterraneo.

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Genova, 15enne cardiopatico muore durante una festa: «Mini incontri di boxe» fra minorenni

Corriere.it - Ned, 26/03/2023 - 19:58

  «Mini incontri di boxe» fra minorenni

Sulla vicenda indagano i carabinieri del nucleo operativo. Secondo quanto ricostruito, nell’appartamento erano presenti 15 ragazzini, tutti minorenni, riuniti per trascorrere il sabato sera insieme

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I 73,8 milioni vinti al SuperEnalotto,  per la prima volta online. Come funziona?

Corriere.it - Ned, 26/03/2023 - 19:49

I 73,8 milioni vinti al SuperEnalotto,  per la prima volta online. Come funziona?

In Italia ci giocano già mezzo milione di persone. Per farlo basta registrarsi e aprire un «conto di gioco» sul quale è necessario inserire un tetto massimo alle giocate. «In genere sono di piccolo importo». Il rischio di un possibile aumento della dipendenza.

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Famiglie Arcobaleno, Gualtieri alla manifestazione di piazza Apostoli: “Noi facciamo un passo avanti, a Roma registreremo figli”

Il Fatto Quotidiano - Ned, 26/03/2023 - 19:45

“Io e tutta la nostra amministrazione di Roma pensiamo sia intollerabile che in questo Paese ci sia un gap così grande rispetto agli altri paesi europei. Quindi chiediamo con forza al governo di fare un salto in avanti di civiltà. Noi abbiamo iniziato a farlo, dicendo che faremo le registrazioni di questi atti formati all’estero”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, dal palco del sit-in delle famiglie arcobaleno in piazza Apostoli a Roma.

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La foresta è a rischio? La comprano e salvano  i «Parents for future»

Corriere.it - Ned, 26/03/2023 - 19:34

 La foresta è a rischio? La comprano e salvano  i «Parents for future»

Con il passaparola e poi una pagina Facebook i cittadini hanno raccolto i soldi per acquistare 24 ettari di bosco del Corniolino che erano destinati a diventare legna da ardere. Ora sono proprietà del neonato Fondo Biodiversità e Foreste

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Ruba la pistola ad un carabiniere e spara in aria, automobilista preso dal panico provoca un incidente

Il Gazzettino.it - Ned, 26/03/2023 - 19:31
PADOVA - Momenti di terrore oggi, 26 marzo in via Goito a Padova. Un giovane e una ragazza stanno litigando. La situazione sembra diventare insostenibile, con l'uomo più che mai...
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Anarchici a Venezia: tafferugli in campo San Rocco bloccati dalla polizia. Prefetto soddisfatto: «Evitati disordini»

Il Gazzettino.it - Ned, 26/03/2023 - 19:31
VENEZIA - Ad un'ora dall'annunciata manifestazione degli anarchici a Venezia di oggi, 24 marzo, tafferugli in campo San Rocco. I momenti di tensione del corteo degli anarchici a Venezia si...
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E-fuel, accordo tra Ue e Germania: motori termici anche dopo il 2035. L'Italia tratta sui biocarburanti

Ilmessaggero.it - Ned, 26/03/2023 - 19:31
In Europa c?è l?accordo per dare una seconda vita al motore termico nel quadro della svolta sulle auto ?green? a partire dal 2035. Purché utilizzi solo...
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Dal mare al lago per godersi la Pasqua: dieci idee per organizzarsi al meglio e rilassarsi

Corriere.it - Ned, 26/03/2023 - 19:29

 dieci idee per organizzarsi al meglio e rilassarsi

Dalle destinazioni vicine per brevi fughe a mete più lontane per i viaggiatori più temerari. Le mete dove si possono anche incontrare i volti noti dei social e della televisione

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Roccella: “Maternità surrogata ha connotazioni razziste. L’ovocita di una donna nera costa molto meno di quello di una bianca”

La Stampa - Ned, 26/03/2023 - 19:23

«Nella maternità surrogata ci sono due donne: una dà gli ovociti, l'altra è il vero utero in affitto che deve avere altri requisiti come aver già partorito ed essere in buona salute. Si sceglie chi dà l'ovocita attraverso una sorta di selezione de ... [Continua a leggere sul sito.]

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Cortina 2026, Olimpiadi e strade fanno vie diverse. E i costi preoccupano: fascicolo della Corte dei conti sulla variante di San Vito

Il Fatto Quotidiano - Ned, 26/03/2023 - 19:18

Prime grane giudiziarie per le Olimpiadi invernali 2026 e per i Mondiali di sci che si sono disputati nel 2021 in pieno lockdown. Provengono dalla Procura della Corte dei conti del Veneto che ha aperto un fascicolo sulla “variante” di San Vito di Cadore, una strada lunga poco più di due chilometri, dal costo previsto di 64 milioni di euro.

È stato il procuratore regionale Ugo Montella a disporre un’indagine preliminare, nell’ipotesi che i ritardi abbiano causato un danno erariale. Gli accertamenti, anche se limitati alla variante di San Vito hanno però una portata più ampia visto che entro il 2021 avrebbero dovuto essere realizzate la bellezza di quattro varianti, per le quali non si è neppure arrivati ai cantieri. Oltre a quella di San Vito, anche l’accesso a Cortina d’Ampezzo e due interventi a Tai di Cadore e a Valle di Cadore. I progetti dell’Anas erano finalizzati a favorire il traffico diretto a Cortina per i Mondiali, ma incredibilmente non hanno mai fatto passi avanti significativi.

Intanto le gare di sci si erano celebrate. Alessandro Benetton, presidente della Fondazione Cortina 2021, magnificò la riuscita dell’evento (senza pubblico a causa del Covid). Commissario governativo per la realizzazione sportiva dei mondiali era l’ingegnere Luigi Valerio Sant’Andrea, che un anno fa è stato nominato commissario straordinario per le infrastrutture di Milano-Cortina 2026. Le gare andarono bene, le opere un po’ meno. Lo dimostra l’iniziativa della Corte dei conti, che già a luglio 2022 aveva redatto una preoccupata relazione sulla preparazione olimpica, denunciando la presenza di troppi enti (con relative poltrone) e una sovrapposizione di competenze (con il rischio di spreco di denaro pubblico).

SAN VITO, 6 ANNI DI RITARDO – Alla Corte dei conti è arrivato un esposto del comitato “No variante Anas San Vito di Cadore“, che già si era rivolto al Tribunale superiore per le acque pubbliche, nel tentativo di bloccare l’opera. Non aveva raggiunto l’obiettivo, così ha preparato ora un dossier dopo che a fine anno era stato annunciato l’avvio della fase esecutiva. Anas ha infatti progettato un nuovo percorso di 2,35 chilometri, con due rotatorie e quattro gallerie artificiali antirumore, per togliere il traffico dal centro di San Vito, che è attraversato dalla statale di Alemagna. Ciò implica un aumento dei costi per Anas di una trentina di milioni rispetto al progetto originario del 2017. Siccome sono previsti almeno due anni e mezzo di lavori, la conclusione difficilmente potrebbe avvenire prima del febbraio 2026, quando si svolgeranno le Olimpiadi.

Secondo i cittadini un danno erariale si sarebbe già verificato con l’aggiudicazione dei lavori (avvenuta il 3 marzo, ma non ancora contrattualizzata), perché l’opera sarebbe priva di copertura legislativa e finanziaria. Era stato il decreto Milleproroghe del 2020 a prorogare l’esecuzione dei lavori e a fissare il 31 dicembre 2022 quale termine conclusivo. Siccome quel termine è scaduto, ma l’opera non è nemmeno cominciata, “la variante è illegittima, visto che non vi è stata una proroga”. I ricorrenti sostengono che continuare l’iter “produrrebbe anche danni pubblici, derivanti dalla irreversibile trasformazione dei luoghi, dalle illegittime procedure di esproprio e dagli ingenti importi previsti per le attività propedeutiche ai lavori”.

ALTRE TRE VARIANTI FERME – Il quadro delle incompiute è però più ampio. Per quanto riguarda la variante di Tai, l’investimento non sarà più di 46 milioni, bensì di 68 milioni (con investimento complessivo di 110 milioni). Sarà costruita una galleria della lunghezza di oltre 980 metri, con raccordi sulla viabilità esistente tramite una serie di rotatorie. A Valle di Cadore, per superare la strettoia determinata da un palazzo storico, si dovrà creare una bretella di un chilometro in galleria, che costerà 52,6 milioni di euro (investimento complessivo 75,6 milioni). C’era poi anche il progetto di nuovo accesso a Cortina, che però è rimasto sulla carta. Complessivamente riguardano una spesa di circa 140 milioni di euro. Che si fosse terribilmente in ritardo lo aveva ammesso nel 2018 l’amministratore delegato di Anas, Gianni Vittorio Armani, quando anticipò che difficilmente i lavori si sarebbero conclusi per i mondiali di tre anni dopo. Il rischio è che non lo siano neppure per le Olimpiadi del 2026.

FARO SULLE OLIMPIADI – Milano-Cortina 2026 ha attirato un fiume di soldi. Tra i progetti non sportivi finanziati vi sono 300 milioni di euro per la variante di Longarone e altri 300 milioni per quella di Cortina. La seconda è forse l’opera più ambiziosa e controversa perché sarà scavata completamente in galleria, passando sotto il versante occidentale della montagna.

Nessuno si illude che le due opere saranno pronte per quell’epoca. Di recente, anzi, il sindaco di Cortina, Gianluca Lorenzi, ha dichiarato: “Abbiamo chiesto al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini di avere contezza delle opere, per capire se la variante di Cortina alla statale 51 di Alemagna si farà o meno, e quali sono i tempi. Alla luce dell’evoluzione che stanno avendo questi progetti, è ipotizzabile che la cantierizzazione del passante avvenga all’incirca otto mesi prima dei Giochi, nell’estate 2025. A questo punto riteniamo opportuno rinviare l’inizio, attendere che sia trascorso l’evento olimpico”.

Un’ammissione che Olimpiadi e strade seguono percorsi diversi, com’è accaduto con i Mondiali. Nel luglio 2022 la Corte dei conti, nel giudizio di parificazione del bilancio della Regione Veneto, aveva lanciato un preoccupato allarme per il rischio di ottenere insufficienti finanziamenti dagli sponsor e per la babele di strutture che intrecciano le rispettive competenze nella preparazione olimpica (Regioni, Fondazione Milano-Cortina, Infrastrutture Milano-Cortina, Comuni…). “Il proliferare di soggetti che intervengono all’interno dello stesso ambito di azione, con contorni che rimangono ancora vaghi, imporrà, volta per volta, il capire chi deve fare cosa, con un aggravio di tempi, procedure e costi. Si auspica pertanto un coordinamento, al fine di evitare ritardi nella esecuzione dei lavori e possibili duplicazioni di attività, con aumento ingiustificato dei relativi costi”.

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Greta scomparsa, la svolta: c'è un indagato per omicidio. Lei era in Polesine per vendere la casa del nonno

Il Gazzettino.it - Ned, 26/03/2023 - 19:11
PORTO TOLLE - Il giallo di Greta Spreafico, scomparsa a Porto Tolle senza lasciare traccia lo scorso 4 giugno, sembra essere arrivato a un punto di svolta dopo mesi di indagini. La Procura di...
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Il vero riarmo è in Asia, dove Xi fa paura quanto Putin: i numeri della potenza cinese

Corriere.it - Ned, 26/03/2023 - 18:59

 i numeri della potenza cinese

A Oriente la corsa al riarmo procede in modo inesorabile: l’ha scatenata la Cina, e i suoi vicini ne traggono le conseguenze. Quello che accade in quel teatro strategico è persino più importante della guerra in Ucraina per il futuro del mondo

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Variante di San Vito, la Corte dei Conti apre un fascicolo sull'opera da 64 milioni di euro

Il Gazzettino.it - Ned, 26/03/2023 - 18:51
VENEZIA - La Procura regionale della Corte dei conti del Veneto ha aperto un fascicolo sulla ?variante? di San Vito di Cadore, progettata per i Mondiali del 2021, ma non ancora iniziata e...
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Genova, 15enne muore durante una festa in casa: “Aveva fatto incontro di mini-boxe con un amico. Aveva problemi cardiaci”

Il Fatto Quotidiano - Ned, 26/03/2023 - 18:45

Un ragazzo di 15 anni è morto sabato sera dopo avere giocato a mini-boxe con alcuni amici in casa di uno di loro, in via Acquarone nel quartiere di Castelletto, a Genova. Il ragazzino, con qualche problema cardiaco, si è accasciato davanti agli altri ragazzi. Sul posto è intervenuto il personale medico del 118 che ha provato a rianimarlo ma per il 15enne non c’è stato nulla da fare. Le indagini sono state affidate ai carabinieri. I militari hanno escluso l’uso di stupefacenti o alcol.

Il gruppo si era riunito a casa per una chiacchiera, invece di uscire. A un certo punto qualcuno trova dei guantoni da boxe e allora decidono di organizzare un mini torneo, più simulazione che altro. Sfide senza usare violenza, simulando soltanto i colpi tanto per fare passare la serata. Prima due, poi altri due. Infine tocca al 15enne, attorno alle 22.30. Il ragazzino indossa i guantoni, uno dei suoi compagni pure. I due si mettono uno di fronte all’altro, fanno finta di stare su un ring. Intorno a loro qualcuno fa il tifo, altri li ignorano e continuano a chiacchierare.

Ma una volta finito quel round lo studente ha cominciato a sentirsi poco bene. Sente un dolore al petto, la testa pesante. Si siede e infine si accascia davanti ai suoi amici sbattendo la testa a terra. I ragazzi all’inizio non hanno capito bene cosa stesse succedendo ma quando il 15enne non si rialza più hanno provato a scuoterlo e a chiamarlo. E capiscono che ha un urgente bisogno di aiuto. Chiamano il 112 e sul posto arriva subito un’ambulanza mandata dal 118 con un’automedica. I medici e i sanitari provano a rianimare il giovane per 40 minuti.

“All’inizio pensavamo stessero scherzando – raccontano alcuni vicini – abbiamo sentito le grida di ragazzini e pensavamo a una bravata. Poi abbiamo visto le luci dell’ambulanza e dei carabinieri e abbiamo capito che era successo qualcosa di grave”. Sul posto sono arrivati i carabinieri e hanno controllato la casa e, una volta terminato, hanno escluso che sia stato fatto uso di stupefacenti. I ragazzi, accompagnati dai genitori, sono stati sentiti per tutta la notte dai militari. La vittima aveva qualche problema cardiaco ma non era considerato particolarmente grave tanto che giocava a tennis anche se non in modo agonistico.

E allora, perché è morto a 15 anni appena? Forse lo sforzo di un round combattuto per gioco potrebbe essergli stato fatale oppure la caduta patita quando ha perso i sensi, che potrebbe avergli causato un violento trauma cranico. Per capire cosa è successo, il sostituto procuratore della procura presso il Tribunale dei minorenni ha disposto l’autopsia. Solo questo atto potrà stabilire se è stato il suo giovane cuore a tradire un ragazzino di appena 15 anni.

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