Italija
Stalking ai genitori e 2 arresti Loro volevano farlo smettere con la cocaina
Un talento per il pc: la droga mi aiuta a programmare
Terracina, bimbo investito e ucciso: arrestato Nicolas Stravato, è ai domiciliari
Taormina, malori tra i turisti: bambini con vomito e diarrea e medicinali finiti. Scatta divieto di balneazione
«La Stangata», oggi il film in tv con Robert Redford: i due figli scomparsi e altre 9 cose che non sapete su di lui
Aneddoti e curiosità poco note sul pluripremiato attore, regista e attivista americano, nato il 18 agosto 1936 in California
Genova, alle 11.36 il minuto di silenzio per ricordare le 43 vittime del crollo del Ponte Morandi. La commemorazione
Le campane risuonano a Genova alle 11.36 per ricordare le 43 vittime del crollo del Ponte Morandi. Ecco le immagini della cerimonia di commemorazione e del minuto di silenzio.
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Incidente in montagna, cade in bici e fa un volo di 40 metri: è gravissimo
Stati Uniti, auto sulla folla in Pennsylvania. Una vittima e diciassette feriti. Fermato l’aggressore
Auto sulla folla a Berwick, in Pennsylavnia, durante un evento di raccolta fondi perle famiglie di 10 persone morte in un recente incendio. Diciassette persone sono rimaste ferite. Subito dopo lo schianto, il responsabile del fatto – accaduto alle 18.15 ora locale- è fuggito ed ha ucciso una donna colpendola con un martello nella vicina Nescopeck. L’aggressore è stato fermato e ora è sotto custodia. La polizia della Pennsylvania ha riferito di aver trovato al suo arrivo la donna senza vita e di aver arrestato sul posto il responsabile. Le circostanze dell’episodio non sono chiare: non è ancora stato appurato se il gesto sia da collegare al rogo e alla raccolta fondi. I primi funerali per le vittime dell’incendio si sono svolti venerdì e altri sono stati programmati per oggi e lunedì. Le autorità hanno detto che la causa dell’incendio è ancora oggetto di indagine.
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Morta sul lavoro: il figlio di Luana D’Orazio affidato ai nonni materni: il tribunale ha tolto la responsabilità genitoriale al padre
PRATO. Il tribunale dei minori di Firenze ha affidato per 24 mesi ai nonni materni il figlio di Luana D'Orazio, l'operaia 22enne stritolata dall'orditoio a cui era addetta il 3 maggio del 2021 a Montemurlo (Prato).
Il tribunale, come ripor ... [Continua a leggere sul sito.]
Armenia, gigantesca esplosione in un centro commerciale della capitale. Decine di feriti e un morto (video)
Oltre trenta persone sono rimaste ferite e un bambino è morto oggi a causa di un’esplosione che ha scosso il mercato all’ingrosso di Surmalu, non lontano dal centro della capitale armena Yerevan, causando un incendio: lo ha reso noto in un comunicato il ministero delle Emergenze del Paese. Lo riporta la Tass.
“Un’esplosione ha scosso il mercato di Surmalu, dopo è scoppiato un incendio. Una squadra antincendio e di soccorso è stata inviata sul posto, e successivamente altre due”, ha detto il ministero.
Secondo informazioni preliminari, è in fiamme un un magazzino di fuochi d’artificio.
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Torino, viaggio nei parchi cittadini dove la siccità fa strage di platani, querce e ciliegi
Un bosco urbano, 170 mila alberi ora messi a rischio dalla scarsità d’acqua. Molte piante saranno sostituite con altre più resistenti
Morta Rossana Di Lorenzo, fu la moglie di Sordi in «Il comune senso del pudore»
La notizia è stata annunciata da Pino Insegno, attore e conduttore televisivo
Morta Denise Dowse, addio alla vicepreside di “Beverly Hills 90210”: stroncata da una “forma virulenta di meningite”
È morta, stroncata a 64 anni da una meningite, l’attrice statunitense Denise Dowse, l’intensa interprete televisiva della vicepreside Yvonne Teasley in “Beverly Hills, 90210”. La scomparsa è stata annunciata sabato 13 agosto sul suo account Instagram dalla sorella maggiore Tracey Dowse: “Era la sorella più incredibile, un’attrice illustre. Era la mia migliore amica e l’ultimo membro della mia famiglia“, ha detto. Il 7 agosto scorso Tracey aveva annunciato su Instagram, come riferisce “The Hollywood Reporter“, che la sorella minore era ricoverata in ospedale e si trovava in coma a causa di una “forma virulenta di meningite”. Sul grande schermo Denise Dowse si è distinta per il ruolo della manager di Ray Charles, Marlene André, in “Ray” (2004), con il premio Oscar Jamie Foxx, del giudice Rebecca Damsen in “The Guardian” e della terapista Rhonda Pine in “Insecure”; ma ha interpretato anche un’altra preside, basata su un’educatrice realmente esistita della Richmond High School (California), in “Coach Carter” (2005), con Samuel L. Jackson. Era stata lei stessa a confidare che questi sono stati tra i suoi ruoli preferiti, così come quello di Yvonne Burns, la zia di Derek Morgan nella serie tv “Criminal Minds” (2011-12).
Denise Dowse ha interpretato la severa ma compassionevole vicepreside del West Beverly Hills High, Yvonne Teasley, in 23 episodi di “Beverly Hills, 90210”, per tutti i 10 anni (1990-2000) della serie tv. Ha poi fatto 32 apparizioni nel ruolo del giudice Rebecca Damsen nella serie tv “The Guardian” (2001-2004), e sei apparizioni nel ruolo della terapista di Molly (Yvonne Orji) nelle tre stagioni finali di “Insecure” (2017-20). Ma l’attrice è stata anche un personaggio ricorrente nelle serie tv “Built to Last” nel 1997, in “Secrets and Lies” nel 2015-16 e in “Imposters” nel 2017-18. È apparsa anche in episodi di “Roc”, “Seinfeld”, “Touched by an Angel”, “Party of Five”, “Charmed”, “Law & Order”, “Bones”, “Rizzoli &Isles”, “Grey’s Anatomy”, “E.R. – Medici in prima linea”, “Snowfall”. Il suo curriculum cinematografico comprende interpretazioni in “I signori della truffa” (1992), “Professione: Avvocato. Missione: Giustiziere” (1992), “Tonto + Tonto” (1996), “Starship Troopers – Fanteria dello spazio” (1997), “Pleasantville” (1998), “Requiem for a Dream” (2000) e Il dottor Dolittle 2″ (2001).
Per 18 anni Dowse ha insegnato recitazione e diretto opere teatrali presso l’Amazing Grace Conservatory, una scuola di arti sceniche per studenti dagli 8 ai 18 anni nel centro di Los Angeles. Nel 2016 ha diretto il musical “Recorded” al Kirk Douglas Theatre di Culver City, per poi dirigere “Daughters of the Mock” per The Negro Ensemble Company a New York un anno dopo. Nata a Honolulu il 21 febbraio 1958, suo padre era un ufficiale di carriera nella Marina degli Stati Uniti e la sua famiglia si trasferiva praticamente ogni due anni. Nel 1976, mentre frequentava la W.T. Woodson High School di Fairfax, in Virginia, fece un’audizione per entrare a far parte del gruppo teatrale itinerante Up With People e contemporaneamente presentò domanda di ammissione all’Accademia Navale degli Stati Uniti (quello fu il primo anno in cui le donne furono ammesse), a cui però poi non dette seguito. Dopo essersi laureata nel 1980 alla Norfolk State University e aver vissuto in Germania con i suoi genitori per più di sette anni – ha anche lavorato in teatro mentre era all’estero – si era trasferita a Los Angeles quando aveva 30 anni. Ha trovato quindi lavoro come comparsa a Hollywood, iniziando la carriera televisiva e cinematografica.
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Egitto: incendio in una chiesa a Giza, oltre 40 le vittime
Almeno 41 persone sono morte a causa di un incendio originatosi in una chiesa copta a Giza, in Egitto, che ha spinto alla fuga i 5 mila fedeli presenti. Lo riferiscono le autorità ecclesiastiche locali. Il ministero della Salute egiziano ha r ... [Continua a leggere sul sito.]
Gramellini: «Ti senti un idiota perché hai confessato e perso tutto? Sei una rarità, non pentirti»
«Intrappolato in una vita apparentemente perfetta, ho voluto azzerarla. Adesso sono solo». Scrivete a 7dicuori@rcs.it
Roma, boom di furti nelle case ad agosto: l'ultimo trucchetto, fili di colla sui portoni
La punta di cioccolato del cono gelato fa così male? Cosa dice la nutrizionista
Per molti è la parte più buona di tutto il cono gelato, a produzione industriale. ma uno studio, da anni, la demonizza. E allora, mangiare la punta di cioccolato fa così male? Risponde l’esperta
Osterie d’Italia, le 6 migliori (in cui mangiare vicino al mare) secondo la guida 2022 di Slow Food
Tra le sedici nuove chiocciole della guida Osterie d’Italia, abbiamo scelto 6 trattorie non lontane dalle spiagge dove mangiare ottimi piatti di pesce e di terra
Elezioni, Cappato presenta il simbolo del suo movimento e si appella a Draghi: “Intervenga per aprire alle firme online per le liste”
Una marcia pacifica per chiedere a Draghi di rendere valide le firme online per la presentazione delle liste per le prossime elezioni del 25 settembre, è quanto ha organizzato Marco Cappato. Una passeggiata conclusasi al Viminale dove è stato consegnato il logo di Referendum e Democrazia. “La nostra lista è un grido di allarme rispetto alla democrazia che il nostro Paese ha negato ai cittadini – ha dichiarato Cappato -. La lista inizierà da oggi a raccogliere le firme online, considerato che si può fare già per il referendum”. Per chi volesse sostenere il movimento lo può fare firmando sul sito www.listareferendumedemocrazia.it. “Siamo già arrivati a circa 800 sostenitori – ha esordito Marco Perduca -. I grandi partiti arrivano a duemila”. La raccolta, come dichiarato dai presenti, verrà fatta solamente online con la speranza che “Draghi e Mattarella prendano provvedimenti prima del 22 agosto, altrimenti ci appelleremo a qualsiasi istanza giudiziaria sia interna sia internazionale”.
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Il Piero Angela privato, aneddoti e retroscena: dall’amore con la moglie Margherita (a cui non ha mai detto “ti amo”) al rapporto con figli e nipoti
La lunga storia d’amore con la moglie Margherita, il rapporto nipoti, la registrazione dei primi vagiti dei figli. Piero Angela superava raramente la ritrosia di raccontare la sua vita privata, ma quando lo faceva rivelava chicche che ci hanno consentito di tracciare un profilo totalmente inedito del divulgatore scientifico morto a 93 anni ieri, il 13 agosto (a proposito della morte, diceva: “La considero una scocciatura”). Com’era in famiglia, che legami aveva intrecciato con i suoi affetti più vari? Ecco come si raccontava lui.
IL PRIMO INCONTRO E L’AMORE CON LA MOGLIE MARGHERITA – Quella tra Piero Angela e la moglie Margherita Pastore non è stata solo una storia d’amore ma un vero e proprio sodalizio durato oltre sessantasei anni. Si conobbero a una festa quando lui aveva 24 anni e lei 18 e il colpo di fulmine scattò immediato. «Abbiamo avuto subito una scossa elettrica, dal primo sguardo, è stata folgorante», raccontò in un’intervista il divulgatore scientifico, spiegando che alla base della loro unione c’erano oltre all’affetto anche tolleranza, stima e rispetto. Più che il “dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna” per loro è sempre valso il “al fianco di un grande uomo c’è sempre una grande donna”. «Senza mia moglie, i suoi consigli e il suo incoraggiamento, non avrei raggiunto i miei traguardi», ammise Angela, che pure aveva un piccolo rimorso. «Ho il senso di colpa di averne interrotto la carriera anche se lei assicura di non avere rimpianti»: per stare con lui, Margherita rinunciò agli studi di danza classica al Teatro alla Scala, a Milano.
QUEL “TI AMO” MAI DETTO – Discreta, sempre lontana dalle scene («è sempre voluta restare lontano dai riflettori: in famiglia, io e mio figlio Alberto eravamo più che sufficienti») eppure presentissima nelle scelte e nei momenti decisivi della carriera del marito, che seguì anche nei suoi spostamenti da inviato a Parigi e Bruxelles. «Ancora oggi tra noi c’è molto affetto, molto amore», diceva Angela spiegando il rapporto con la moglie. A cui però non disse mai “ti amo”, non per ritrosia ma perché, spiegava, il dialetto piemontese (il padre era della provincia di Vercelli e il conduttore di SuperQuark era molto legato alla sua terra d’origine) non prevede il verbo amare. Ma per compensare aveva riempito la moglie di “ti voglio bene”. Più sabaudo di così, non si può.
IL RAPPORTO CON I FIGLI E CON I CINQUE NIPOTI – Piero Angela superava raramente la ritrosia di raccontare la sua vita privata, ma quando lo faceva rivelava chicche inedite. Come il suo essere un padre e un nonno anticonvenzionale. La nascita della primogenita Christine, nel 1958, e quella di Alberto, nel ’62, le definì due momenti magici, «un’emozione che rimane per tutta la vita». Per questo registrò l’audio della nascita di entrambi i figli e dell’esperienza in sala parto diceva: «L’ostetrico era vietnamita, si chiamava Levankin, praticava il parto indolore: una tecnica psicologica basata sulla respirazione e sulla collaborazione della paziente». Quanto al rapporto con loro, ammise di non averli mai aiutati a fare i compiti («mia moglie si è occupata di tutto, io non ho fatto niente», disse al Corriere della Sera) e ad Alberto impose di chiamarlo per nome, come tra colleghi: «Gliel’ho chiesto io di chiamarmi Piero, mi piace avere un rapporto di lavoro». Anche in veste di nonno di cinque nipoti non aveva problemi a definirsi sui generis: «Il più grande ha 33 anni, il più piccolo 13. Siamo molto legati, ma di solito i nonni hanno tempo a disposizione, sono pensionati. Io non svolgo quelle funzioni…». Ma a Riccardo, Edoardo, Simone e ai due Alessandro era legatissimo e patì molto la distanza durante il lockdown. «Ogni tanto facciamo una video chiamata ma stare insieme è un’altra cosa».
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